New Directions segna la fine di un percorso importante, quello del Glee Club.
Si concludono storie che ci hanno fatto sognare ad occhi aperti, che ci hanno fatto credere che tutti possono essere tutto quello che hanno sempre desiderato, basta volerlo; che la musica e il canto riescano ad unire persone diverse con caratteri, personalità, obiettivi differenti.
Il Glee Club è finito, ma i ragazzi sono pronti adesso ad affrontare nuove avventure, quelle che caratterizzano il mondo degli adulti.
Personalmente credo che questa svolta fosse necessaria per lo show, spostare tutto a New York e concentrarsi solo sulle punte di diamante del telefilm, che alla fine avevano l’attenzione principale.
I ragazzi non poi tanto “nuovi” ormai, Jacke, Marley, ecc, non hanno avuto lo spazio adeguato per farsi conoscere, o semplicemente per farsi apprezzare dal pubblico. Nei vari episodi erano contorno, nessuno li notava nemmeno, per sino nelle canzoni erano irrilevanti.
E’ stato giusto concludere questo percorso, i ragazzi si sono diplomati, sono cresciuti ed evoluti durante queste cinque stagioni, il pubblico necessitava di un cambiamento. Non potevamo ancora sorbire le diatribe del liceo tra Rachel e Santana, non era più credibile, non adesso, non più.
Ho apprezzato tantissimo il remake delle loro canzoni più celebri, e soprattutto il riavvicinamento tra Puck e Quinn, credo sia stata una delle cose più azzeccate.
E’ inutile dire che “Don’t stop believin” sia stata una pugnalata al cuore, senza Cory aka Finn, e le frasi finali in cui Will guardava in silenzio l’aula di canto, ormai deserta, è stato uno strazio.
Per quanto il telefilm abbia preso una piega che non soddisfaceva più, è pur sempre stato un gran telefilm, uno di quelli che mi ha fatto sognare.
Spero che, con questo cambiamento, tutto possa migliorare e possa farmi sognare come una volta.
Ci vediamo a New York!
Alla prossima! 🙂
Telefilm, creano dipendenza! 