Questa volta i produttori di Glee per originalità si sono superati, dobbiamo concedergli questo merito.
Parliamo di Ryan Murphy e Brad Falchuk, gli stessi produttori di American Horror Story per intenderci.
I protagonisti in questo episodio si trasformano in pupazzi, un po’ alla Muppet, a causa di una perdita di gas all’interno dell’aula di canto del Glee Club. Quell’angolino misterioso diventa, in un batter d’occhio, pellegrinaggio di molti, in quanto in grado di creare delle fantasie particolari di cui i nostri ragazzi vorrebbero essere i protagonisti.
- Blaine e i suoi migliori amici pupazzi!
Tutto inizia da Blaine, il quale sente la pressione dell’ultimo anno, la paura di una nuova avventura, l’ansia di dover sfondare oppure sprofondare.
Proprio per questo propone un tema per le nazionali: cantare a cappella, con delle musiche semplici con il solo piano per arrangiamento.
Ovviamente le nuove direzioni non sono per nulla d’accordo e lo stesso fidanzato gli dà del “burattinaio”.
Il nostro Blaine non è per nulla felice di questo appellativo e comincia a fantasticare, da solo nel suo angolino magico, come le cose secondo i suoi piani dovrebbero andare.
A New York Kurt riunisce il proprio gruppo, i Lansbury, per organizzare il primo debutto ufficiale della band. Kurt sogna un esordio idilliaco, ma in realtà non va come sperava. In sala è presente una sola persona che, casualmente, si rivelerà la più importante.
A Lima la situazione continua a peggiorare su tutti i fronti. Sue Silvester ha la possibilità di diventare preside in modo definitivo, in questo caso il terrore al McKinley sarebbe all’ordine del giorno. Ma non è questo il punto, abbiamo scoperto dopo cinque stagione che anche la persona più rude, schietta, mascolina (dopo coach Beiste) e crudele, ha un lato femminile. Ebbene si, strano ma vero Sue si invaghisce dell’affascinante sovrintendente Harris. Ahimè dopo una stupenda trasformazione ideata da Unique, la nostra Sue ha avuto il cuore spezzato.
Sul fronte Jake/Marley è ancora guerra. Il ragazzo ha finalmente capito di non voler essere di nuovo un ragazzaccio, ma di aver bisogno di Marley per poter cambiare. Purtroppo per lui, Marley non è affatto intenzionata a dare una seconda possibilità.
Mi è gelato il sangue solo nel considerare l’idea che Bree fosse incinta, per fortuna è stato solo un fake. Per chi segue la serie non c’è neanche bisogno di chiarire il motivo, avete presente tutto il triangolo Puke-Quinn-Finn? Ecco la minestra riscaldata non va mai bene, sottolineando il fatto che già all’interno del telefilm ce ne sono troppe.
Devo riconoscere all’attore Jacob Artist (Jake), a prescindere dal fatto che il suo ruolo non mi piace più di tanto, che sia un ballerino straordinario e, oltretutto, ha una voce molto particolare.
Alla fine tutto bene quel che finisce bene:
Blaine ottiene un ruolo principale alle Nazionali;
i Lansbury vengono notati dall’unica persona presente nel locale, grazie al quale ottengono un’esibizione in uno dei locali più rinomati di New York;
Sue ripara la perdita di gas e al McKinley tutto ritorna normale.
Alla prossima! 😉
Telefilm, creano dipendenza! 